L´obiettivo di questa breve prolusione è di dipingere un quadro introduttivo della romanistica brasiliana e allo stesso tempo rinforzare l´invito ai nuovi studenti di Roma a conoscere il Diritto Romano Attuale, tanto quello “in Atto” nella storia recente, quanto quello ancora potenzialmente “in fieri” nella America Latina.
Come criterio di esposizione storica, seguirò i principi del primo libro di storia della giurisprudenza, il Liber singularis Enchiridii del giurista Pomponio, arrivato per la intelligenza dei compilatori di Giustiniano come la più estesa legge o frammento del Digesto (D.1.2.2). Senza precedente e con grande novità rispetto ai conosciuti libri di storia (Pomponio vive nel II secolo e non dimostra una preoccupazione di “storico del diritto”, nemmeno di cercare “un diritto nella storia”, ma fa una “storia dentro il diritto”, con una “positio” metodologicamente chiara, di giurista, che racconta le vicende storiche secondo l’origine e il divenire del diritto stesso (“origo atque processum ipsius iuris”) (D.1.2.2 pr.), ossia, secondo circolano le fonti del diritto; secondo le origine e le specializzazioni dei magistrati (“origo et nomina magistratuum”) (D.1.2.2.13) e, finalmente, secondo l`opera e la presenza dei giuristi che hanno nobilitato il popolo, tramite i quali i diritti sono stati trasmessi (“qui maximae dignationis apud populum Romanum fuerunt”, “a quibus et qualibus iura orta et traditae sunt”) (D.1.2.2.35).