Lo scopo di quest’articolo è fornire un contributo agevole e sintetico a quanti vogliano approfondire il tema del ruolo che la musica ha avuto all’interno del pensiero leopardiano. Come ricordato già nel 1990 da Paolo Possiedi, pur rimanendo un argomento minore e affrontato in modo solo sporadico dalla critica, quello della concezione filosofica della musica è un problema a cui è già stato dedicato «un numero di titoli […] sorprendentemente esteso» (Possiedi, 1990: 213).¹ L’obiettivo che qui ci si propone è quello di ricostruire le linee essenziali del pensiero del poeta così come esso si presenta all’interno dello Zibaldone, offrendo alcuni spunti per una lettura del ruolo che il campo semantico legato alla musica gioca nei Canti, specie in relazione ad alcune tematiche particolari sollevate dalla trattazione filosofica del poeta. La bibliografia che chiude il contributo si propone infine come strumento di ricerca e possibile punto di partenza per un’analisi più ampia e dettagliata del tema affrontato in queste pagine.