L’evoluzione della legislazione penale italiana contro la corruzione

Revista Brasileira de Ciências Criminais

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ISSN: 14155400
Editor Chefe: Dr. André Nicolitt
Início Publicação: 30/11/1992
Periodicidade: Mensal
Área de Estudo: Ciências Humanas, Área de Estudo: Ciências Sociais Aplicadas, Área de Estudo: Direito, Área de Estudo: Multidisciplinar, Área de Estudo: Multidisciplinar

L’evoluzione della legislazione penale italiana contro la corruzione

Ano: 2017 | Volume: 134 | Número: Especial
Autores: Lorenzo Picotti
Autor Correspondente: Lorenzo Picotti | [email protected]

Palavras-chave: Lotta alla corruzione – Evoluzione della legislazione penale italiana – Riforme del codice penale dopo la Costituzione – Mutamenti della politica criminale con i governi Berlusconi – Creazione di sistemi di prevenzione e controllo in sede amministrativa.

Resumos Cadastrados

Resumo Inglês:

The present contribution analyses the evolution of the Italian anti-corruption criminal law, taking into account the political and economic environment. Relevant stages of the Italian criminal policy are identified, starting from the context of ‘Codice Rocco’ issued in 1930, to the changes given by the Italian Constitution of 1947, mostly incorporated by the penal code only in 1990.After the implication of the famous criminal investigations known as ‘Mani pulite’ there have been no significant changes in regulation and the governments of Silvio Berlusconi have promoted a policy based on undermining the criminal law, especially the false accounting offences’ reform (from where the black budgets to be used in the corruption system come from) and the shortening of limitation periods of criminal offences.Following governments have meant to strengthen the fight against corruption, starting from the so-called Severino’s reform (2012), which has transformed some crimes, such as graft (concussione), and has introduced new ones (such as inducing third party to give or promise a benefit or influence peddling). The reforms also create an administrative prevention and control system. In a blameworthy way, the latest interventions has tighten up the punishments, which demonstrates that the goal has not been achieved yet.



Resumo Italiano

L’articolo esamina l’evoluzione della legislazione penale contro la corruzione in Italia, tenendo conto del contesto politico ed economico. Vengono individuate diverse fasi della politica criminale italiana, dalla prospettiva del Codice Rocco del 1930, ai cambiamenti portati dalla Costituzione repubblicana del 1947 in parte fatti propri dalla prima significativa riforma legislativa del 1990. Dopo l’impatto delle inchieste denominate “Mani pulite” non vi sono stati adeguamenti normativi e con i governi guidati da Silvio Berlusconi la politica criminale è stata caratterizzata da un forte indebolimento delle norme penali di contrasto, in specie per le modifiche in materia di falso in bilancio (da cui provengono i fondi neri da usare nel sistema della corruzione) e per l’abbreviazione dei termini di prescrizione dei reati. I successivi governi hanno inteso rafforzare nuovamente la lotta alla corruzione, a partire dalla c.d. riforma Severino del 2012, che ha modificato alcuni reati, come la concussione, e ne ha introdotti di nuovi (come l’induzione indebita a dare o promettere la corruzione per l’esercizio delle funzioni, il traffico di influenze illecite), creando altresì un capillare sistema di prevenzione e controllo in sede amministrativo. Con gli ultimi interventi si è scelta la criticabile via di inasprire le pene dimostrando che l’obiettivo non è stato raggiunto.